Nella seduta di Consiglio del Comune di Fagagna del 25 maggio 2020, ad un anno dalle elezioni amministrative comunali, dopo aver deliberato sulla rinegoziazione dei mutui (al fine di disporre di maggiori liquidità per l'emergenza coronavirus) e sulla cessione di un'area pertinente a Casa Candolini, al quarto punto ODG c'era l'adozione della Variante 52 generale al Piano Regolatore Comunale.
Una variante generale definisce di fatto una nuova politica urbanistica, che guarda indietro ma soprattutto avanti, determinando inequivocabilmente il futuro -sotto tutti gli aspetti- di un territorio. In altre parole è uno strumento molto importante nella politica locale e per l''amministrazione comunale.
Nel caso di Fagagna si tratta anche di un provvedimento atteso da tempo, o meglio da 20 anni dato che l'ultimo aggiornamento al PRGC risale al 1999.
I lavori per la variante 52 sono cominciati nel 2015 e l'attuale amministrazione si è posta come obiettivo primario quello di concluderli, portando in approvazione il nuovo Piano.
Torniamo dunque in Sala Consiliare, dove al momento della discussione del PRGC, uno ad uno i Consiglieri iniziano a sfilarsi dal tavolo: dapprima il gruppo Proposta per Fagagna con D'Orlandi, Monaco (già candidato Sindaco per la lista Lega Salvini) e Zoratti, poi Presello di Lega Salvini, poi tutti noi membri del gruppo Fagagna Voliamo Insieme (Bertuzzi, Rosso, Schiffo) ed in ultimo i componenti del gruppo Insieme Per Fagagna e della giunta, Bulfone, Dreossi e Zannier.
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