Le nostre colline non si toccano.
A seguito dell'emendamento alla Variante 52 (generale) al Piano Regolatre Comunale di Fagagna presentata dal nostro gruppo Fagagna Voliamo Insieme il 7 luglio u.s., abbiamo avanzato la seguente interrogazione per approfondire il tema del futuro di una zona naturalisticamente rilevante per il nostro territorio, ed indubbiamente bella, ovvero quella delle colline moreniche sovrastanti l'abitato di Villaverde.
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI FAGAGNA
Oggetto : interrogazione a risposta orale urgente
sulla “Vendita di terreni a Nord di Villaverde” classificati dal Piano Regolatore Vigente in “Ambiti di tutela di elevato interesse naturalistico”che l’amministrazione vorrebbe rendere presto edificabili.
CONSIDERATO
L’appello dello studioso Mario Martinis che nella sua pubblicazione “Le Acque dell’anfiteatro morenico del Friuli” realizzato dalla Comunità Collinare del Friuli nel 2016, invoca l’assunzione di responsabilità degli amministratori pubblici e gestori del territorio e del bene acqua per la salvaguardia e la conservazione di habitat unici con le seguenti parole: “ Quello di scegliere zone un tempo ritenute di scarso interesse commerciale, ma che invece né avevano moltissimo sotto il profilo ambientale, per insediare attività produttive che potevano essere ubicate solo a pochi chilometri di distanza, costituisce un malcostume diffuso ed un’ignoranza radicata della nostra cosiddetta “classe politica” locale, che per inseguire false chimere di benessere e lusinghe di facili introiti non ha esitato un momento, anche a scapito di degradare e compromettere per sempre il proprio territorio;”
Le aree che l’amministrazione vorrebbe rendere presto edificabili, corrispondono a "Ambiti di tutela di elevato interesse naturalistico" caratterizzate dall’esistenza di "Solchi di erosione fluviali e fluvio-glaciali" unici nel loro genere, situati nella zona a Nord dell’insediamento residenziale di Villaverde che dovrebbero essere considerati patrimonio di tutti e a tal fine vincolati;
La necessità del recupero e del riuso dell’insediamento residenziale già sede della antica fornace della “Nuova Olanda” situato peraltro nei pressi della località di Villaverde, che durante le camminate sul territorio, propedeutiche allo studio e formazione della variante Generale al Piano Regolatore Generale, venne fatto oggetto di possibile alienazione da parte del proprietario, lui stesso partecipe alla camminata.
I sottoscritti consiglieri di maggioranza Bertuzzi Leandro, Rosso Elena e Schiffo Andrea, del gruppo consiliare di Fagagna voliamo insieme, interrogano il signor Sindaco e la Giunta comunale sui seguenti fatti.
- se sono a conoscenza del fatto che i terreni oggetto dell’emendamento presentato dal gruppo Fagagna Voliamo Insieme di cui al Prot. del 7/7/2020, con il quale si chiedeva lo stralcio delle nuove previsioni edificatorie dal Piano Struttura della zona a Nord di Villaverde, sono stati compravenduti con un primo atto notarile pubblico del 2016 ed uno recente del 2020, atti che per una corretta ed esaustiva informazione alleghiamo alla presente;
- se sono a conoscenza che i prezzi praticati all’atto delle vendite raggiungono le 8 volte il prezzo agricolo medio e possono essere di turbativa per il normale andamento del mercato immobiliare dei terreni agricoli di tutto il Comune; speculare sui terreni fondiari infatti ostacola l’acquisto da parte degli imprenditori agricoli locali, che sono gli effettivi tenutari e custodi del nostro territorio, che con il loro costante impegno nell’agricoltura e nell’allevamento del bestiame hanno contribuito alla specialità ed unicità del “Formaggio di Fagagna”;
- se non ritengono sia alquanto singolare e anomalo che una società con sede all’estero abbia effettuato dei così cospicui acquisti di terreno nel periodo di studio e progettazione della Variante 52 al PRGC,
- se reputano, che il fatto di cui al precedente punto, sia un interesse speculativo che non può essere tollerato da una amministrazione pubblica, essendo ciò un comportamento che può andare a discapito proprio delle attività agricole del territorio;
- se è loro intenzione dare uno STOP a queste speculazioni e interessi privati di pochi facoltosi, a discapito degli imprenditori agricoli locali, stralciando dalle previsioni delle Strategie di Piano (Tavola P1) Strategia/Azioni A20 l’area destinata a "Servizi di Interesse Territoriale", riclassificando i terreni nella contermine e adiacente “Zona di conservazione delle colline moreniche” risparmiando dalla speculazione edilizia immobiliare un’area di 41.000 metri quadrati per la costruzione di edifici di 10 metri di altezza;
- se sono al corrente che l'area individuata per l'edificazione costituisce il bacino imbrifero e la sorgente del corso d’acqua “Rio Baranzone” a sua volta affluente del corso d’acqua “Rio Lini” è compresa negli ambiti di tutela di cui in premessa, che sono meritevoli di tutela con il vincolo dell'INEDIFICABILITA' al fine di non trasformare l'ambiente naturale per mano dell’uomo con il solo fine di soddisfare le proprie esigenze, a scapito dell'equilibrio ecologico che nel caso in esame è considerato dagli esperti “fragile”;
- se non sia preferibile che l’amministrazione comunale persegua l’obbiettivo del “Consumo di suolo 0” come raccomandato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca dell’ambiente (ISPRA) (ultima la relazione annuale del luglio 2020) indirizzando l’imprenditore verso l’acquisizione di patrimonio edilizio esistente e inutilizzato, per il suo riuso, come esemplificato e indicato in premessa;
- se si condivida i nostri stessi principi di salvaguardia e tutela degli ambiti di elevato interesse naturalistico, al punto di tutelarli con l'INEDIFICABILITA' assoluta
- se non ritengono di fare proprie l’indignazione e le forti preoccupazioni per il futuro del territorio comunale che “risulta così esposto ad ogni forma di sfruttamento”, parole testuali di Gianluigi D’Orlandi, Capogruppo di Proposta per Fagagna, che già in data 18 gennaio 2018 presentava analoga interrogazione (QUI il verbale), il cui grido ancora oggi rimane inascoltato;
- se non ritengono utile e necessario che tutto il Consiglio comunale effettui un sopralluogo presso le aree di interesse volto ad acquisire cognizione dell’enorme danno ambientale che subirebbe l’area con una siffatta previsione edificatoria;
Stante ciò, riteniamo che questa amministrazione non possa restare sorda al nostro appello e faccia propria quella sensibilità ambientale legata alla conservazione dei siti di interesse ambientale e al recupero e riuso delle strutture edilizie esistenti, stralciando di fatto dall’edificabilità questo importante patrimonio comune.
Fagagna, 29 luglio 2020
Allegati: planimetrie, atti notarili pubblici e repertorio fotografico