Durante l'ultimo Consiglio Comunale del 29 dicembre 2021 il Museo comunale della vita contadina denominato "Cjase Cocel", fondato nel 1986, è passato in gestione all'Ecomuseo "Gente di Collina - Il Cavalir" a fronte della cessazione dell'Associazione "Cjase Cocel".
L'istituto museale rimane quindi vivo con una nuova convenzione istituita nei confronti dell'ecomuseo che già collaborava a stretto contatto con l'Associazione uscente.
Durante la discussione abbiamo appreso dall'assessore competente che tale passaggio sarebbe una soluzione "tampone" nell'attesa che l'Amministrazione stessa sia in grado di delineare bene il futuro del sito.
Qui l'estratto dalla diretta del Consiglio: https://www.youtube.com/watch?v=tKR0UFxp3jc
Sulla stampa leggiamo successivamente alcune dichiarazioni dell'amministrazione che sembrano invece suggerire una qualche direzione per il futuro.
Che l'assessore abbia già beneficiato dei nostri suggerimenti? Fosse così ci farebbe ovviamente piacere.
Ecco allora -per l'appunto- il riassunto del nostro intervento in Consiglio, che potete ascoltare in originale dalla registrazione ufficiale del Comune su Youtube al minuto 13.
"Prendendo atto di quanto oggetto di delibera come gruppo esprimiamo apprezzamento e gratitudine per il lavoro svolto fin qua dall'Ass. del Museo di Cjase Cocel, specialmente per quanto riguarda la cura e la conservazione dei beni culturali e storici materiali ma non solo contenuti nel Museo stesso. Il passaggio della gestione all'Ecomuseo sembra quasi naturale nel momento in cui la maggiorparte delle iniziative proposte dallo stesso erano condivise con l'Associazione del Museo, anche se colpisce un po' la dichiarazione dell'assessore Monaco rispetto al fatto che questo passaggio sia un "tampone" ovvero provvisorio.
Noi di Fagagna Voliamo Insieme pensiamo che il patrimonio conservato a Cjase Cocel sia di valore incommensurabile non solo oggi ma soprattutto nel tempo una testimonianza di usi tradizioni e vita di un passato che ha segnato la nostra gente ed il nostro territorio.
Al proposito, per un adeguato rilancio e per nuovi spunti sulla promozione e conservazione del Museo rimaniamo a disposizione dell'assessore per condividere il contatto di alcuni esperti in materia che abbiamo avuto occasione di conoscere.
Sulla difficoltà di un ricambio generazionale, difficoltà condivisa senz'altro con altre realtà comunali come ben noto agli assessori Zannier e Dreossi, raccomando il lavoro con le scuole, mezzo indispensabile per far conoscere la realtà del Museo e perché no costruire quel futuro che deve per forza trovare appiglio nelle nuove generazioni della nostra Comunità.
Come già fatto durante la scorsa adunanza ricordiamo inoltre gli obiettivi in materia di digitalizzazione della Cultura, indicati dal PNRR: si tenga conto anche di queste misure per progettare un Museo attuale, multimediale e fruibile.
In ultimo raccomandiamo al nuovo gestore di garantire le aperture necessarie a rendere il sito visitabile a tutti i gruppi e gli individui che per diverse ragioni si trovano a Fagagna, nonché a garantire le manifestazioni che ogni anno tengono vivo il Museo: attendiamo dunque la presentazione del programma al Comitato Esecutivo del Museo come previsto dalla convenzione stessa, già nelle prossime settimane di Gennaio.
Chiudo con una questione tecnica relativa all'art. 1 della Convenzione, laddove si indicano gli immobili come oggetto di affidamento. Il nostro gruppo ritiene che andrebbero inclusi tutti i beni mobili che unitamente agli edifici ed ai terreni costituiscono parte del patrimonio affidato. Molti di tali oggetti sono peraltro catalogati online sul database dell'ERPAC."
Per la Giunta la visione del Museo nel futuro è dunque da costruire, mentre noi abbiamo le idee chiare come si può leggere dal nostro intervento.
Un po' di confusione nella seconda parte della discussione, quando i colleghi di minoranza, invocando il ripristino del Comitato di Vigilanza che era in vigore al tempo, hanno tralasciato l'esistenza, in base al nuovo Statuto del Museo approvato lo scorso anno- DI un Comitato Esecutivo di cui i loro stessi rappresentanti sono membri già nominati. Vedi sempre diretta Youtube.
Una cosa è certa, la salvaguardia dei beni culturali non si può lasciare al caso, serve un occhio al futuro ed un piano ben delineato.